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I. Introduzione.
1. Se nulla sapessimo delle forme religiose e
dei sistemi filosofici che hanno nell'India pre-
ceduto il buddismo, esso ben pi d'una stranezza
e ben pi d'un enimma offrirebbe ad osservatori
anche superficiali. L'India stato chiamato il
paese dei miracoli ; e soltanto come miracolo si
potrebbe concepire una religione che nega l'esi-
stenza della divinit, affermando che ogni cosa
instabilit e dolore: che nega l'esistenza del-
l'anima individuale, affermando la metempsicosi:
che pone a fondamento della sua morale il retto
operare, indicando come scopo supremo ed ul-
timo la cessazione di ogni esistenza. Ma per
fortuna non ci fanno difetto i materiali coi quali
possiamo seguire e quasi ricostruire lo svolgi-
mento del pensiero indiano dalle sue prime ma-
nifestazioni fino al punto in cui, circa cinque
secoli prima dell'ra nostra, il Buddha proclam
la nuova fede. Alla quale difficile dire se me-
glio convenga il nome di religione o di filosofia:
n manca chi, e forse a miglior diritto, le ha
Pavoi.ini. i |
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